Figli adolescenti e separazione dei genitori
I figli adolescenti spesso vivono la separazione dei genitori in modo attivo e partecipe.
I figli adolescenti hanno diritto di essere sentiti dal Giudice della separazione dei loro genitori.
E il Giudice della separazione ha un corrispondente dovere di ascoltare il minore ultra dodicenne in caso di disaccordo dei genitori in merito alle questioni che lo riguardano.
La residenza del figlio adolescente o preadolescente è una cosa che lo riguarda da vicino e sulla quale egli ha quindi il diritto riconosciuto di dire la sua.
Ciò non significa che siano i figli adolescenti a decidere del proprio futuro.
Spesso tuttavia i ragazzi diventano, loro malgrado, protagonisti della separazione dei genitori.
Talvolta sono addirittura i ragazzi a tirarne le fila, schierandosi senza mezzi termini per uno dei due genitori, magari attribuendo all’altro genitore ogni responsabilità dello sfascio della famiglia.
Altre volte sono letteralmente tirati per la giacchetta da entrambi i genitori, ciascuno allo scopo di avere il figlio dalla propria parte e vincere la partita nei confronti dell’altro.
In una separazione in cui i figli adolescenti sono chiamati in Tribunale, nessuno dei protagonisti vince, perdono tutti!
Perde chi pretende di costringere un figlio a schierarsi dalla propria parte (che lo ottenga o meno).
Ma perde anche chi alza le mani di fronte a questo comportamento e rinuncia a lottare.
Perde il figlio adolescente, che penserà di aver contribuito alla decisione del Giudice, che ne sia contento o meno.
E perde il ragazzo che porterà sempre con sé il dolore ed il senso di colpa di aver contribuito a dare il colpo di grazia ad uno dei propri genitori in un momento di debolezza.
Perde anche il figlio che non intenda schierarsi, perché uno dei suoi genitori (o magari entrambi) glielo rinfaccerà.
Certamente perde la persona.
Dietro al ruolo famigliare (padre, madre o figlio che sia), infatti, c’è una persona costretta a mettere in piazza, davanti a Giudici, Avvocati e Psicologi, la propria vita, le proprie abitudini, la propria personalità.
Il Giudice della separazione è tenuto a sentire i figli minori che abbiano compiuto i 12 anni, in relazione alle decisioni che li riguardano direttamente.
Ma il Giudice è tenuto a decidere secondo le richieste dei figli adolescenti?
Ovviamente no.
Il fatto che il Giudice debba sentire il minore ultra dodicenne non significa certamente che debba attenersi poi, nella sua decisione, alle preferenze espresse dal ragazzo.
Ovviamente tuttavia, le richieste e le parole dei figli adolescenti avranno un peso e saranno attentamente valutate dal Giudice o, talvolta, da uno psicologo da questi delegato.
Spetterà dunque al Giudice comprendere quanto siano autentiche o imboccate dal genitore le parole del minore.
Sarà sempre il Giudice a dover capire quale sia il bene del ragazzo, indipendentemente dai desideri che egli esprime.
Se lo riterrà opportuno il Giudice deciderà quindi diversamente.
La decisione finale, comunque, sarà sempre presa nell’ottica dell’effettivo interesse del minore.
Ma chissà cosa penserà quel ragazzo, qualunque sarà la decisione del Giudice nella separazione dei suoi genitori?
Anche per tale motivo i genitori devono sempre considerare se la soluzione del compromesso non sia la via migliore per sé e per i figli.
Separarsi senza rovinarsi significa optare per il benessere dei figli, adolescenti o bambini che siano.
La separazione giudiziale, ovvero il contenzioso minorile, talvolta sono inevitabili.
In tali casi è l’avvocato divorzista, esperto in diritto di famiglia, a dover indirizzare la strategia difensiva al fine di minimizzare i costi umani che sarebbero anche i figli a sostenere.